Spesso le persone che si avvicinano ad un percorso psicologico, magari come prima esperienza diretta, hanno una rappresentazione mentale, più o meno realistica, di come funziona tale “avventura”. Talvolta, ci sono parenti ed amici che ne hanno esperienza, oppure le informazioni raccolte possono provenire tramite Google, media, film, serie TV o libri che riportano in modo più o meno fedele quello che accade nella stanza dello psicologo.
Il primo “incontro” inizia qui, nel proiettarsi con l’immaginazione in una seduta, ancora prima di aver visto il volto dello psicologo o aver sentito la sua voce, fino al punto di pensare a cosa dire, o alle emozioni possibili che potrebbero affiorare. Significa che forse nutriamo già il desiderio di iniziare a prenderci cura di noi, e può darsi che siamo pure pronti.
Una domanda che spesso i pazienti rivolgono è: “In seduta, il paziente deve parlare di sé e dei propri problemi mentre lo psicologo resta in silenzio?”. La risposta è: “Assolutamente no”.
In genere, le persone hanno il timore di “dover per forza condurre” la seduta, mentre il professionista resta in religioso silenzio. La percezione che ne consegue, giustamente, è che lo psicologo non serva, che si possa fare tutto da soli. In realtà, le sedute sono spazi in cui il paziente parla liberamente di sé, ma con un costante confronto che solo la relazione terapeutica può offrire.
Anche l’eventuale silenzio può assumere significati inaspettati.
Lo scopo dello psicologo è ragionare insieme sui problemi del paziente, individuare ciò che gli impedisce di trovare ed attuare le sue soluzioni, impostare obiettivi per aumentare il suo benessere e far sì che ciò che lo ostacola possa essere risolto.
ll colloquio clinico è una forma particolare di dialogo. Non si tratta semplicemente di conversazioni amichevoli, né di una visita ad un esperto che dispensa consigli. Il colloquio clinico è un percorso di incontro tra due persone: un professionista sanitario, che mette a disposizione la sua esperienza, i suoi strumenti e la sua formazione, e una persona che cerca delle risposte alle sue domande e vuole una vita migliore.
Il vero obiettivo ultimo dello psicologo è quello di rendersi via via inutile.
ATTENZIONE: chiunque sia il professionista sanitario a cui ti rivolgi (medico di base, cardiologo, odontoiatra, biologo nutrizionista, psicologo, ecc.), verifica sempre che sia regolarmente abilitato all’esercizio della professione e dunque iscritto al relativo Albo (bastano pochi click sui siti ufficiali degli albi professionali).
Mai affidare la propria SALUTE a persone improvvisate (e non adeguatamente formate) che non hanno un Albo a cui rispondere in caso di incompetenza e di illeciti.
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